La Società Americana di Oncologia Clinica (ASCO) ha pubblicato sul Journal of Clinical Oncology, le nuove linee guida incentrate sul miglioramento della comunicazione tra medici e pazienti adulti malati di cancro.
Un gruppo multidisciplinare di esperti di ASCO, medici oncologi, psichiatri, infermieri, in uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Oncology, ha evidenziato l’importanza dei rapporti tra medici e pazienti rimarcando che i medici e gli operatori sanitari dovrebbero riconoscere che i pazienti e le loro famiglie possono avere aspettative differenti da quelle dei medici riguardo i trattamenti. Inoltre i medici dovrebbero partecipare alle credenze culturali, spirituali e religiose dei pazienti, specie quando si discutono importanti decisioni sui trattamenti dei pazienti terminali.
Ecco alcune delle raccomandazioni per i medici inserite nelle linee guida:
– Impostare un programma di cure dopo aver chiarito con i pazienti e con le famiglie quali siano le loro priorità e come desiderino affrontare la malattia, spiegando le proprie intenzioni e gli obiettivi clinici
– Fornire informazioni in termini semplici e diretti, in particolare per i pazienti con bassi livelli di alfabetizzazione e scarsa conoscenza sulla salute
– Discutere le opzioni di trattamento in un modo che possa favorire la speranza, l’autonomia e la comprensione da parte del paziente e dei famigliari
– Rendere i pazienti consapevoli di tutte le opzioni di trattamento, inclusi studi clinici e possibilità di cure palliative
– Sottolineare i rischi assoluti piuttosto che relativi delle malattie in corso e dei trattamenti
– Avviare le conversazioni sulle preferenze dei pazienti per la fine della loro vita
– Cercare di dare sempre risposte empatiche ai pazienti
– Cercare di capire se il costo delle cure è un problema per il paziente e per la famiglia
– Avere consapevolezza che le popolazioni meno agiate hanno maggiori probabilità di avere avuto esperienze negative in materia di assistenza sanitaria, come sentirsi poco seguiti, alienati e incerti
– Evitare le ipotesi sull’orientamento sessuale e l’identità di genere e utilizzare coi pazienti un linguaggio non giudicante
I commenti
Queste linee guida, secondo altri autori, concordano con le numerose evidenze già pubblicate di un sostanziale miglioramento clinico dei pazienti oncologici quando sono sostenuti anche da un buon rapporto di comunicazione con i medici che li curano. “È fantastico che ASCO abbia così pubblicamente riconosciuto l’importanza della comunicazione di alta qualità tra i pazienti affetti da cancro, le loro famiglie e i medici che prestano assistenza”, afferma l’autore delle linee guida Timothy Gilligan, un oncologo medico presso il Taussig Cancer Institute e il Centro d’eccellenza in Healthcare Communication presso la Clinica di Cleveland: “La comunicazione è una competenza chiave per i clinici e un’area importante che influenza fortemente la qualità della cura nella pratica oncologica – sottolinea – Troppo spesso, i pazienti definiscono “incomprensibili” i comportamenti dei loro medici. Quando comunichiamo in modo più efficace i pazienti hanno migliori esiti clinici e una migliore comprensione della loro condizione e dei loro trattamenti, e collaborano con noi in modo più efficace mentre lavoriamo insieme per migliorare la loro salute”.
Fonte: J Clin Oncol 2017
Lorraine L. Janeczko
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=53981&fr=n
Servizio del tg3 delle 14.00 https://www.rainews.it/tgr/puglia/video/2021/11/pug-doni-natale-ddc920b0-4714-465e-ab44-2f11a696f0e1.html
AmoPuglia, a sostegno dei malati oncologici.
Qui il video
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